Giovanni Pascoli una volta disse: “Il sogno è l'infinita
ombra del Vero”.
Con quest'affermazione il poeta emiliano voleva esprimere
come dietro ogni realtà quotidiana si celi l'ombra di una muta volontà, di
desideri, di sogni spesso inconsci o semplicemente inespressi, in quanto nel
confronto con la realtà stessa non possono che rimanere inappagati.(Pascoli
approfondirà questo argomento nella sua opera emblematica “Il fanciullino”,
ultima edizione risalente nel 1907 in “Miei pensieri e discorsi”).
Nella poesia “Sogno”, tratta da “Myricae”, 1892, il poeta
decadente ricalca questa discrepanza.
Sogno
Per un attimo fui nel mio villaggio,
nella mia casa. Nulla era mutato.
Stanco tornavo, come da un viaggio;
stanco al mio padre, ai morti, ero tornato.
Sentivo una gran gioia, una gran pena;
una dolcezza ed un'angoscia muta.
- Mamma? - E' là che ti scalda un pò di cena. -
Povera mamma! e lei, non l'ho veduta.
Il titolo di questa
poesia potrebbe riferirsi sia al sogno in quanto condizione perchè l'attività
psichica si realizzi prevalentemente come produzione di immagini divenendo
l'unica realtà, una realtà allucinatoria; sia al sogno-desiderio, quello che
l'inconscio brama o teme.
Si
intuisce che il poeta non parla della realtà e del presente, ma di un desiderio
e del passato, dal quarto verso: “[...] ai morti, ero tornato.” Si susseguono tutte quelle emozioni e quelle
sensazioni che una speranza impossibile genera in chi la custodisce dentro di
sé: “[...] Sentivo
una gran gioia, una gran pena; una dolcezza ed un'angoscia muta”,
quell'angoscia muta che simboleggia quella volontà che non potrà mai essere
compiuta. “- Mamma?” Eccolo, il desiderio: il poeta adulto sogna di ritornare
bambino per poter rivedere sua madre, e quel desiderio, per un attimo, si
avvera: “E' là che ti scalda un pò di
cena.”
Sua madre è morta,
non c'è più e lui sa che non potrà più
rincontrarla: “[...]e lei, non l'ho veduta.”
In fondo, è proprio per questo che è necessario sognare: per dare alla luce una realtà che rimarrà solo un'ombra.
In fondo, è proprio per questo che è necessario sognare: per dare alla luce una realtà che rimarrà solo un'ombra.
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RispondiEliminaQUESTA INFORMAZIONE è STATA MOLTO UTILE PER ME CHE DEVO FARE L' ESAME SU PASCOLI QUEST' ANNO. GRAZIE ANCORA,
RispondiEliminaGrazie tantissime mi serve per la tesina
RispondiEliminaottimo complimenti,veramente ottimo
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