martedì 24 giugno 2014

STORIA: IL PRIMO DOPOGUERRA E L'ASCESA DI HITLER

Se per alcuni il sogno fu solo una rappresentazione dell'inconscio, per Adolf Hitler divenne una realtà. Dopo il trionfo delle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud, il primo territorio in cui si è cercato di trovare una spiegazione al fenomeno Hitler è stato proprio quello della psicologia e della psicoanalisi. 
Facendo un passo indietro, in Germania e in tutta l'Europa centrale, il primo dopoguerra lasciò una situazione economica gravissima ed instabili rapporti politici fra gli Stati vincitori e la Germania sconfitta. A Berlino, dopo la fuga del Keiser(imperatore) nel 1918 fu proclamata la repubblica che con la costituzione del 1919 divenne Repubblica di Weimar, dalla città in cui fu fondata. Nonostante i princìpi di uguaglianza sociale, liberalismo e democrazia, il governo subì numerosi colpi di Stato tra cui quello di Adolf Hitler nel 1923, facente parte del partito nazionalsocialista tedesco (Nsdap). L'inflazione e la svalutazione del marco e la devastante crisi economica del 1929 portò in Germania il susseguirsi di conflitti sociali che spianarono la strada al processo di supremazia da parte di Adolf Hitler e del suo partito nazista.
Egli si rese conto di dover conquistare il consenso politico attraverso l'affermazione di valori comuni quali: l'antisocialismo, il nazionalismo, e in seguito quelle ideologie  animate dal concetto culturale tedesco storico quali lo spazio vitale, la superiorità della razza ariana e l'antisemitismo. Hitler e il suo partito nazionalsocialista, promuovevano la rivendicazione degl'ingiusti trattati di pace e quindi, la garanzia di voler stabilire uno stato forte, che imponesse la sua supremazia anche  in tutta Europa. L'antisemitismo divenne propaganda primaria e il popolo ebraico che a quel tempo aveva un'economia forte venne ritenuta responsabile della crisi e quindi andava colpita in maniera decisiva. Hitler seppe instaurare nella mente del popolo tedesco l'idea del sogno (paradossale) di sottomissione totale alla razza pura tedesca e di riconquista della dignità perduta. Questo progetto prese consensi poiché la Repubblica di Weimar non seppe mantenersi stabile a causa della profonda crisi dopo il 1929.Grazie alle elezioni del 1932 che vide cancelliere Franz von Papen, Hitler ebbe modo di avvicinarsi sempre di più al potere e nel gennaio del 1933 il presidente tedesco sotto consiglio di von Papen e vista la forte carica repressiva da parte delle SS ai danni dei rivoltosi, decise di affidare il governo allo stesso Hitler. Il nuovo cancelliere, ben presto eliminò ogni forma di collaborazione politica esterna ed interna e assunse tutti i poteri trasformando la Germania in una dittatura totalitaria. Oramai il contagio ideologico nazista fu ben distribuito e assimilato spianando la strada al nuovo Fuhrer.

Il suo sogno, se pur rimasto incompiuto, è riuscito a mutare gravemente la realtà.

Nessun commento:

Posta un commento